La Chef Anita Taglialatela ovvero quando “Partenope incanta la Norvegia”

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unamedOggi ospitiamo una cuoca e una pasticciera eccezionale, dal golfo di Napoli ai fiordi della Norvegia.

Anita Taglialatela è nata nel sole di Napoli e vive a Oslo da quasi tre anni.

La sua è una famiglia di pasticcieri da quattro generazioni; Anita è cresciuta tra impasti e creme, sin da piccola è sempre stata nel laboratorio di famiglia: affondava le manine negli impasti, osservava e imitava i gesti dei suoi genitori e dei suoi sette fratelli, sentiva i profumi e imparava le diverse fragranze e consistenze.

Contestualmente ha studiato molto e ha svolto la professione di avvocato per circa 15 anni. Eppure ha sempre partecipato all’azienda di famiglia, cosa che per lei era del tutto naturale perché costituiva il normale svolgimento della vita familiare.

E poi ciò che era nato a Napoli con il Barriciello (questo il nome della pasticceria storica fondata dai suoi nonni nel 1917) ha cominciato a svolgersi in Norvegia, perché Anita ha voluto realizzare il suo sogno di trasferirsi in Nordeuropa, spinta anche dalla sua amara disillusione rispetto alla giustizia italiana.

Quindi ha aperto un laboratorio di pasticceria e cucina italiana (soprattutto napoletana) che sta avendo successo sia nell’ambito della comunità italiana sia tra i golosi norvegesi e di altre nazionalità.

Anita ha avuto l’occasione di collaborare diverse volte anche con l’Ambasciata d’Italia a Oslo e con l’Istituto Italiano di Cultura, partecipando con la sua attività a diffondere la cultura italiana in Norvegia. Anita, infatti, ricorda sempre che il cibo non deve essere considerato solo come una delizia per il palato ma anche come espressione delle tradizioni del luogo da cui origina.

Per questo motivo Anita ha anche scritto un libro in doppia lingua, italiano e norvegese, nel quale descrive delle ricette napoletane raccontando anche la loro storia e delle curiosità connesse a queste ricette. Inoltre il suo libro è anche un romanzo perché racconta del viaggio culinario a Napoli del suo fantomatico amico norvegese Harald e così Anita evidenzia, in maniera simpatica e leggera, le grandi differenze culturali tra i napoletani e i popoli nordici. Il titolo del libro è En matreise gjennom Napoli – Partenope incanta la Norvegia.

Ciò che rende felice Anita è sentirsi dire “grazie, con le tue produzioni e con il tuo libro ci riporti a casa ogni volta”.

www.anitataglialatela.com

Anita rimane molto meravigliata quando le persone le dicono che per loro la “caprese” è esclusivamente un piatto di mozzarella e pomodoro… Questo è incredibile per lei, considerato che la torta caprese è un grande classico della pasticceria napoletana. Dunque Anita ci presenta qui la sua caprese nella versione classica al cioccolato. Inoltre, ci presenta anche una simpatica rivisitazione della caprese salata: anche questa versione prevede l’uso di pomodoro, latticini e basilico ma… in formato liquido!

 

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– Caprese classica (gluten free)

Ingredienti:

Otto uova

Duecentocinquanta grammi di burro

Trecento grammi di zucchero

Trecento grammi di mandorle

Settantacinque grammi di cacao amaro in polvere

Centocinquanta grammi di cioccolato fondente

Un cucchiaino di lievito in polvere per dolci

Un pizzico di cannella

Un pizzico di vaniglia

In un recipiente capiente mischia burro a temperatura ambiente e zucchero, dopodiché aggiungi i tuorli e il cioccolato fondente fuso e mescola bene in modo da creare un composto omogeneo. Poi, aggiungi il cacao in polvere, le mandorle tritate grossolanamente e gli albumi già montati a neve, mischiando in continuazione. Alla fine aggiungi la cannella, la vaniglia e il lievito e fai amalgamare il tutto.

Intanto accendi il forno a 180°, poi imburra una teglia (28 cm) e adagiaci la carta forno facendola aderire ben bene. Cola l’impasto nella teglia, distribuendolo in maniera omogenea. Appena il forno sarà arrivato a temperatura, inforna e fai cuocere per 45 minuti dopodiché copri la caprese con della carta alluminio e fai cuocere per altri 10 minuti; poi spegni il forno e lascia la caprese all’interno a forno spento per ulteriori 10 minuti.

Quando si sarà raffreddata, sforma la torta sistemandola su un vassoio in maniera capovolta, in modo che la parte che nella teglia era in basso nel vassoio sia in alto, e spolverizzala con zucchero a velo.

– Caprese liquida

Ingredienti:

Trecento grammi di passato di pomodoro

Cinquanta grammi di ricotta

Trenta millilitri di pesto vellutato

Un cucchiaio di olio extravergine di oliva

Latte q.b.

Sale q.b.

 

In una terrina versa il pomodoro passato e condiscilo con l’olio e un pizzico di sale. A parte lavora la ricotta con un cucchiaino in modo da renderla meno compatta e più cremosa, aggiungi un goccio di latte. Procurati dei piccoli bicchieri della capienza di circa 50 ml, preferibilmente trasparenti, e riempi ¾ di ognuno di loro con il pomodoro condito, aggiungendo un cucchiaino raso di ricotta e mezzo cucchiaino raso di pesto di basilico vellutato. Servi a temperatura ambiente oppure leggermente fresco, ma non freddo.

Invita i tuoi ospiti a fare un solo sorso tipo vodka: pronunciate la fatidica formula “a salut’” e drink up!

 

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(ricette tratte dal libro di Anita “En matreise gjennom Napoli – Partenope incanta la Norvegia”; foto delle capresi di Marianne Eidal)

Ci dice Anita, testualmente, ‘’è un tributo alla mia Napoli, alla mia famiglia, a me e alle infinite possibilità che la vita ci dona, nonostante alcuni pensino che lasciare significhi non amare’’

È un libro in doppia lingua, italiano e norvegese.
C’è una parte narrativa, che racconta il divertente viaggio di Harald che viene a Napoli a fare un corso di cucina e rimane sconvolto da tutto ciò che accade, per noi ordinaria amministrazione per i non napoletani più che straordinaria amministrazione.
Nel cuore del libro ci sono molte ricette, divise per categorie: sfizi, portate principali, dessert, 2 menù completi.
Anita ci dice di essere molto, molto fiera perché i non napoletani le dicono che ha fatto venire loro la voglia di visitare Napoli, i napoletani le dicono che è molto simpatico scoprire quanto e perché siamo visti bizzarri dal resto del mondo. Il libro si può acquistare su www.anitataglialatela.com