Vancouver: un viaggio di scoperta e compassione in “Age of Innocence” di David C. Bellusci

download

downloadL’ultima raccolta di poesie di David C. Bellusci accompagna il lettore attraverso la  profondità di un viaggio metafisico che comprende fasi della esistenza e della consapevolezza. Age of Innocence (Resource Publications, 2020) è composto da cinque segmenti, ognuno dei quali esplora da prospettive diverse un’ampia gamma di sentimenti umani, le differenze storico-culturali e il potere salvifico della natura. A partire dal segmento dal titolo “Book of Nature”, incentrato sull’innocenza e l’entusiasmo dell’ adolescenza nell’aprirsi alla vita, la narrazione diventa sempre più complessa e sfaccettata, riflettendo i desideri interiori e gli aspetti dell’anima umana. I versi liberi di Bellusci, spesso disposti sulla pagina come una composizione visiva, spaziano da immagini permeate d’indulgente umorismo: ” From a bay window two cats stare/at foolish busy-bodies/carry briefcases, wear backpacks./Puzzled felines aghast.” (“Unmoved Cats”, Book of Nature) a riflessioni sull’impermanenza:

” Shattered across a scent polished floor/pieces of crystal scattered/Czech treasure disappears,/sweeping emotions, fragile history.” nella poesia: “Broken Glass or Rethinking Kleist’s “Das Zebrochne Krug.” In “Cities and Fields”, l’autore costruisce un tracciato di osservazione e immedesimazione attraverso immagini, suoni, odori, colori del paesaggio, attraverso continenti e nazioni e il flusso di persone e linguaggi incontrati, le loro culture e la loro storia. Ma in questo segmento si riflettono anche ingiustizie sociali, senso di identità e memoria e si delinea il ruolo dell’azione politica (“Tribute to Mandela” e “Soaking Rwanda”).

I due capitoli finali di Age of Innocence  conducono il lettore attraverso un viaggio spirituale di purificazione. Il mondo incantato della giovinezza, dell’innocenza e della scoperta si trasforma lentamente in una nuova cognizione del dolore, dell’emarginazione e della solitudine più straziante. Una donna che vive in miseria trova conforto nel nutrire i piccioni tra folle di passanti indifferenti: “Pigeon lady disappeared: /nobody noticed except thrusting pigeons.” (“Pigeon Lady”). Un senzatetto cerca di comprare una tazza di caffè, per lui un vero lusso: “Client attempts to pay waving/his dirty coupon”. (“Donut Shop.”) Nella poesia “Tram I Won’t Forget”, uno sconosciuto che in un ospedale ascolta le parole di una vittima di un incidente prova una genuina compassione. La compassione nel suo senso più puro e più alto, inteso nella parola latina compati, soffrire insieme, è il punto focale della completa raccolta poetica. Nelle poesie dell’epilogo la sua presenza rivela tutta la sua forza salvifica. Riconoscere la sofferenza umana, onorare la dignità delle persone, dei corpi devastati dalla vecchiaia, dalla malattia o dagli incidenti conduce a ricongiungersi  con la redenzione che la spiritualità e la natura possono offrire. Praticare la compassione conduce allo scopo e il termine dell’esplorazione, ne chiude il cerchio: “You fill my empty cups/with your immortality/and delicately knead my/sorrows with your fragrant drops.” (From: “Silent Syllables.”)

 

david bellusci photoDavid C. Bellusci vive a Vancouver, B.C. Ha pubblicato sette libri compreso tre raccolte poetiche. Ha conseguito un B.A. in Letteratura Inglese, un Master in Linguistica presso l’Università di Calgary, un MFA in Scrittura Creativa (Università del Nebraska) e un Ph. D in Filosofia (Dominican University College, Ottawa.)